lunedì 14 settembre 2009

copyright...

Copyright...cosa dire? sono giorni e giorni che cerco di valutare la cosa da tutte le parti.

In fondo la questione non è affatto semplice....cioè ci sono diverse ragioni per le quali si potrebbe dire che il copyright è giusto: il fatto che bisogna in qualche modo tutelare chi scrive un libro, chi spende milioni di dollari per un film, o chi lavora perchè vengano comprati i suoi dischi.

Non è facile sfondare nella musica o nel mondo della letteratura. Prendiamo la musica: oggi è moooolto difficile raggiungere dei livelli di "fama" tali da permettere che un artista si mantenga solo con la sua musica. Di solito bisogna accettare compromessi e tutta la musica finisce nel commerciale pop orecchiabile..coooomunque dopo tutto questo itinere, circa 10 anni di gavetta a suonare nei bar dei paesini più sperduti arrivi a pubblicare il tuo album. Mettiamo che giunti a questo passo però le vendite sono basse perchè la gente sta scaricando i tuoi pezzi da e-mule...non ti girerebbero le scatole??io penso di sì.

é anche vero però che io compro un cd ogni 2 anni perchè 20 euro per un cd di cui forse mi piaceranno la metà delle tracce col cavolo che lo compro spesso.
Ovviamente mi unisco a tutti quelli che che trovano demenziale lo spot anti-pirateria che mandano nei cinema...dovrebbe farti sentire in colpa, cioè vorrebbero speventarti perchè hai deciso di scaricare una canzone da 2 minuti e mezzo anzichè pagare 21.50 euro per la stessa (e magari nell'album ti interessa solo quella)...

Addirittura sono venuta a sapere che, se in francia vieni beccato a scaricare illegalmente o comunque a violare il copyright, al terzo tentativo ti viene revocata la possibilità di usufruire di internet...ma stiamo scherzando??

In uno spettacolo Beppe Grillo raccontava che un ragazzo non mi ricordo di dove aveva creato un sito su internet dove si potevano vedere le partite gratis, cioè senza pagare Sky. Dopo poco tempo quelli di Sky hanno rintracciato il ragazzo, hanno chiuso il sito (frequentatissimo..)e hanno denunciato PENALMENTE il ragazzo..cioè penalmente(qui ci scappa una polemica veramente). Cioè a me questa cosa fa PAURA. PAURA.
Comunque Beppe Grillo venuto a conoscenza dell'accaduto, a spese del suo blog, ha riunito i maggiori penalisti etc d'Italia e è riuscito a convincere il magistrato a revocare la denuncia penale, che poi è rimasta civile. Non è assurdo?un pò lo è.

Cioè, ho addirittura letto che se metti la radio troppo alta ( questo lh0 letto sul blog "gamberi Fantasy" andateci a vedere perchè è interessantissimo)e la gente dovesse sentire la canzone che proviene dalla mia finestra sarebbe violazione del copyright.

Aiuto! posso dire "aiuto" o è violazione del copyright sulla parola che è stata utilizzata per prima dall'uomo delle caverne che fuggiva dai lupi?!
Se dovessimo rendere conto a tutti quelli che per primi hanno fatto qualcosa allora per parlare dovrei mettere delle note o dei sottotitoli. Dov'è finito lo scambio di informazioni?

Quello che mi fa spazientire è invece quando si parla del copyright sul materiale didattico...ah se si potessero avere quelle slide di istologia o di biochimica che il professore proietta a lezione..e invece no! perchè sono prese dai libri. E anche il fatto che un professore non le userebbe affatto per scopo di lucro non cambia la legge!
Quindi il copyright non serve a proteggere il materiale dal lucro visto che non se ne può fare neanche uso "proprio" (ehm..non mi viene come si dice). A volte il copyright è solamente un modo per bloccare la libera diffusione del materiale, delle informazioni, dello studio, dell'arte. Quindi bloccando quella che può essere definita "libera ispirazione da altri" che è il punto di partenza per cose nuove.

Per il resto è giusto che ci sia tutela però non mi sembra giusto dover continuare a pagare i diritti d'autore per anni, anni, anni ai figli dei pronipoti dei figli dei nonni che avevan un padre che aveva scritto una canzone di successo.
Non vi sembra un pò assurdo che Paul McCartney per cantare le proprie canzoni (quelle dei Beatles) ora debba pagare i diritti d'autore ai figli di Micheal Jackson (m'è venuto il mal di testa con tutti questi intrecci).

Insomma sono combattuta! Non mi sembra un grande sforzo andare al cinema, vedere un pò di gente e guardarmi un film pagando 8 euro. Alla fine bisogna pensare che c'è un mondo anche dietro alla proiezione di un film: si vendono bibite, pop-corn, patatine, ci sono negozi intorno, ristoranti, bar, librerie, etc..cioè è un business dove se fai crollare il primo diventa come un DOMINO dove crolla tutto. Inoltre dà lavoro a tante persone.
Boh, io continuo a pagarle volentieri quelle 8 euro per il fine settimana e 3 per i giorni lavorativi. Pago meno volentieri per i cd ma per ora non ci sono tracce di compromessi tipo un cd a 5 euro..
Per il resto ho sentito dire che molti vorrebbero poter scaricare legalmente i libri per poter dare un occhiata, guardare se il libro gli piace e poi, se in caso fosse loro gradito, andrebbero a comprarlo..ma non si fa così! primo perchè poi nessuno andrebbe a comprarlo (ormai che ce l'hai lì)e poi pechè non si può decidere con 3 pagine se un libro ci piace o no, a me a volte ci vogliono mesi prima di venirne a capo. Una volta mi ci sono volute 173 pagine prima che iniziasse a piacermi (cioè quando ero quasi alla fine) ma non mi sono pentita di averlo letto. Se uno non comprasse "a pacchetto chiuso" non sarebbe mai critico.

domenica 13 settembre 2009

Jacques Prevert
Questo amore




Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
Così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
E tuo
E mio
È stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l'estate
Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
Il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io tremante l'ascolto
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me e per tutti gli altri
Che non conosco
Fermati là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempre
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci.

sabato 12 settembre 2009

Religione VS Ragione...sono dolori!

Scrivo questo post in risposta al post di Giacomo "Dio endorfina" che potete trovare nel suo Blog (james-medi-cine's Blog). Ovviamente lo ringrazio perchè dà sempre ottimi spunti per una discussione (anche dal vivo).

Io penso che le tue parole (jackkkkk) possano essere fraintese, le cito così posso commentarle: "Prima inzi a pensare che Dio non sia come te lo raccontano, ma pensi che esista ancora; poi magari ti allontani da tutte le religioni (sarebbe già un buon passo da parte dei religiosi diventare semplicemente “credenti” perchè le religioni non sono neppure scusabili), ma non ce la fai a rinunciare a quell’ultima “sigaretta” al giorno che ti aiutava o che semplicemente era diventata una abitudine… Poi però grazie all’aiuto di ottimi farmaci (la filosofia e l’istruzione in generale) puoi capire che quell’ultima sigaretta non ha per te significato e che vivi bene; forse meglio senza."Ecco, credo che si potrebbero interpretare le tue parole (erroneamente, visto che non credo che tu intendessi quello) come se stessi dicendo: chi crede lo fa solo perchè non ha avuto una giusta istruzione filosofica..Secondo me chi afferma cose del genere sta solo cercando di razionalizzare se stesso con maniere forti; non ti dico che tu credi e che non lo vuoi ammettere ma ti dico che non devi cercareia imporre a te stesso di non cedere a quella che tu reputi una "debolezza": cioè una preghiera, un aiuto o altro.

Inoltre (e qui spazio, quindi non la ritenere una critica rivolta a te)penso che essere cattolici oggi (o credenti in generale-io prendo me come esempio) non sia affatto una cosa piacevole, un endorfina (altro che "religione oppio dei popoli").Vi faccio un esempio: quando succede qualcosa di brutto cos'è più facile? dire che Dio esiste e che c'è una ragione per quello che è successo OPPURE dire che quella è la prova che non esiste, altrimenti impedirebbe tutto ciò che di brutto c'è al mondo.Anche la vecchie argomentazioni fanno acqua da tutte le parti:ad esempio quella per cui per i cattolici è più facile vivere perchè in fondo hanno la certezza che dopo la morte niente finisce e che li aspetta un'eternità. Ma dove?. non è vero: non è facile. Oggi è difficile essere credenti. è difficile essere buoni. é difficile accettare che a volte non siamo noi gli artefici del nostro destino.

Inoltre penso che quando ci va male un esame nessuno dà la colpa al suo Dio, nanche se prima gli aveva chiesto aiuto, neanche se non si meritava di bocciare, sarebbe stupido anche per me.Se sono bocciata probabilmente non ho studiato o mi sono emozionata o non mi sono fatta capire etc ma se dire una preghiera mi aiuta a calmarmi, a non sentirmi sola in quel momento difficile non penso che dovrei stare lì a dirmi: "eleonora, razionalizza per favore, non pregare, sei sola, nessuno ti può sentire e se bocci è solo colpa tua..AH AH AH (la risata malefica ci stava bene".

Insomma non voglio cadere su banali argomentazioni ma, come sapete, non è sempre facile trascrivere nel foglio quello che nella nostra mente è chiaro.

Ovviamente bisogna fare un distinguo tra religione e CHIESA, tra fede e chiesa, tre dio e chiesa...c'è infatti anche chi, quando si parla di religione mi dice che lui non ci crede perchè la chiesa è diventata una S.p.a..che c'entra?(questa la giro al mio ragazzo).

Comunque queste sono le tipiche discussioni da fare il venerdì sera con una birra in mano e la serata si sverna bene..inoltre il botta e risposta è più stimolante!vi ho detto quello che pensavo..chiunque voglia può rispondere accetto volentieri critiche!:-p

mercoledì 9 settembre 2009


Il nome deriva dal provenzale Hellionor e significa "creatura che ha pietà". Questo nome ha avuto una grande diffusione nel Duecento e nel Trecento. Sono molto in uso anche i diminutivi che a volte sono usati come nomi propri, quali, Nora, Leonora, Lea, Loris, Nelly. L'onomastico si festeggia il 21 febbraio in ricordo di Santa Eleonora di Provenza, regina d'Inghilterra, fglia di Beatrice di Savoia, e madre di re Edoardo 1, morta nel 1292.

facciamo casinooooo...

Ieri è stata una giornata un pò piatta...pur di non studiare mi sono messa a "zazzicare" con i vecchi file salvati nel computer di casa (un computer del 1900 circa e che pesa 30 kili;-p) ho ritrovato alcune canzoni che ascoltavo tempo fa( o meglio anni fa..).
Quindi invece di creare l'ennesimo post con il testo di una canzone romanticissima, vi metto il testo di alcune canzoni che hanno fatto la storia della mia adolescenza (non nel senso che ne sono uscita)...


Sole spento -Timoria


Ci sono giorni in cui mi sveglio spento/E tutto sommato provo a starci dentro/Nella mia stanza aspetto il mio momento/Sono qui, aspetterò/Io, aspetterò/Quando la vita sembra un treno lento/Penso agli amici fuori e muoio dentro/La mia generazione senza vento/Sono qui, aspetterò/Io, aspetterò/Finché arriverà il mio momento/Stammi accanto/Col pensiero tu, tu stammi accanto/Sole spento/Io ti sento con me/Quando sei condannato al pentimento/Stanco di sentir dire “non ho tempo”/Come in un sole in cui sentire freddo/Sono qui, aspetterò/Io, aspetterò/Finché arriverà il mio momento/Stammi accanto/Col pensiero tu, tu stammi accanto/Sole spento/Io ti sento con me/Sono qui, aspetterò/Io, aspetterò/Finché arriverà il mio momento/Stammi accanto/Col pensiero tu, tu stammi accanto/Sole spento/Tu sei dentro di me/


System of a down-aerials
Life is a waterfall
we're one in the river
and one again after the fall
swimming through the void
we hear the word
we lose ourselves but we find it all....
cause we are the ones that want to play
always want to go but you never want to stay
and we are the ones that want to choose
always want to play but you never want to lose
aerials, in the sky
when you lose small mind you free your life
life is a waterfall we drink from the river then
we turn around and put up our walls
swimming through the void we hear the word
we lose ourselves but we find it all...
cause we are the ones that want to play
always want to go but you never want to stay
and we are the ones that want to choose
always want to play but you never want to lose
aerials, in the sky
when you lose small mind you free your life
Aerials, so up high
when you free your eyes eternal prize
Aerials, in the sky
when you lose small mind you free your life
aerials, so up high
when you free your eyes eternal prize


BASKET CASE-GREEN DAY

Do you have the time
To listen to me whine
About nothing and everything
All at once
I am one of those
Melodramatic fools
Neurotic to the bone
No doubt about it
Sometimes I give myself the creeps
Sometimes my mind plays tricks on me
It all keeps adding up
I think I'm cracking up
Am I just paranoid?
Or I'm just stoned
I went to a shrink
To analyze my dreamsShe says it's lack of sex
That's bringing me down
I went to a whore
He said my life's a bore
So quit my whining cause
It's bringing her down
Sometimes I give myself the creeps
Sometimes my mind plays tricks on me
It all keeps adding up
I think I'm cracking up
Am I just paranoid?
Uh, yuh, yuh, ya
Grasping to control
So I better hold on
Sometimes I give myself the creeps
Sometimes my mind plays tricks on me
it all keeps adding up
I think I'm cracking up
Am I just paranoid?
or I'm just stoned
CHE TEMPIIII!!!mi verrebbe da dire: facciamo casinoooooooo...:-P




Fb, Facebook, Feisbuc,come lo chiamate,lo chiamate, é polemica!



Ho deciso di raccogliere un po’ di informazioni sul web riguardo Facebook, perché dal momento che non sono iscritta a questo social network, non volevo parlarne per sentito dire, anche se alla fine è quello che faccio in questo post.






La prima notizia è presa da “la Nazione”: due ragazze spezzine di 20 anni, entrambe di buona famiglia (la definizione mi fa un po’ ridere mentre la leggo), se le sono date di santa ragione per un uomo e sono finite malconce al pronto soccorso: una addirittura col naso rotto, l’altra invece con un occhio nero. E’ accaduto nella tarda serata di lunedì a San Terenzo.

Altra notizia questa volta dal “Corriere della Sera”: due ragazzine australiane di 10 e 12 anni sono rimaste intrappolate in una fogna e invece di chiamare i soccorsi hanno chiesto aiuto su un social Networking: Facebook. Per fortuna un loro amico era in linea e ha chiamato i soccorsi.
I commenti a questa vicenda sono stati molteplici. C’è chi la definisce una leggenda metropolitana, c’è chi pensa che la vicenda sia la dimostrazione che l’Australia è più evoluta di noi, in quanto le ragazzine hanno trovato un segnale GPRS che arriva anche nelle fogne. Ma la verità quale è? Sembra assurdo anche a me che non sia venuto loro in mente di chiamare i soccorsi, forse sono state prese dal panico o forse siamo arrivati ad un punto in cui nel mondo abbiamo visto tutto e tutto il contrario( bella questa frase, l’ho letta ieri sera nel libro di Faletti “Pochi inutili nascondigli” e non vedevo l’ora di avere occasione per usarla).

Un’ altra notizia rivela invece che una teenager 16enne della Gran Bretagna è stata licenziata dopo aver scritto su Facebook che il suo lavoro era noioso. Purtroppo per lei, si era dimenticata di aver aggiunto tra i suoi contatti il suo capo, che, non avendo gradito la cattiva pubblicità della ragazza, ha deciso di licenziarla.
Anche qui la questione si fa duplice. Ha sbagliato la ragazza (in ogni caso molto giovane e quindi
in parte giustificabile) perché per motivi di privacy non avrebbe dovuto fare commenti di quel genere soprattutto visto che aveva fatto il nome dell’azienda OPPURE ci troviamo di fronte ad una violazione della libertà di espressione?


Ancora: Un giovane ha accoltellato l'amico diciottenne dopo aver saputo che l'amico aveva contattato la sua ex-fidanzata. Tutto questo è successo dopo che si sono dati appuntamento davanti a un bar tramite facebook, dove avevano precedentemente litigato.

Ecco, io la notizia ve l'ho riportata, ma cosa c'entri con Facebook proprio non lo capisco. la domanda da farsi non è "vedi cosa succede quando si mette Fb?" ma " che cavolo di generazione siamo diventati? violenti fino a quest punto?" Questa domanda è anche per i genitori..difendiamoli un pò meno 'sti ragazzi e non diciamo sempre "ah, il mi figliolo mai, non lo farebbe mai, è così bravo, un ragazzino "per bene"...


Grande polemica (sul web almeno) si è scatenata dopo la messa in onda della puntata di Matrix su Facebook. Sinceramente io me la sono vista quasi tutta, nonostante la presenza della De Grenet mi facesse saltare un po’ agli altri canali. L’approfondimento non è stato il massimo, visto che anche io (che non ho Facebook) avrei potuto essere ospitata e dire:
“su FB si incontrano persone che possono fingersi chi non sono”
“ ma dopo i ragazzi non escono più di casa”
“è pericoloso”
“e poi ti schedano”




Allora, ieri sera sono uscita con la mia coinquilina che ha Fb e le ho fatto una sorta di intervista per chiedere cosa ne pensava.
Le nostre conclusioni sono state: “è vero, ti schedano, ed è molto difficile cancellarsi da Fb in maniera definitiva. Loro(quelli di fb) dicono che così offrono un modo affinchè tu, nel caso voglia ri-iscriverti, abbia già pronto il profilo che così verrebbe solo rinnovato. In realtà se l’unico ostacolo all’iscrizione fosse il fatto di essere schedato allora mettiamoci una pietra sopra perché anche per MSN ti chiedono nome cognome email e password quindi..e pure per skype. E comunque anche su Fb ci sono filtri per la propria privacy: ad esempio se vuoi puoi anche non mettere foto (visto che il problema per molti è il fatto che le foto sembra che diventino proprietà di fb dopo la pubblicazione-ma di questo non ne sono certa, sono “rumors”)”.
Si deve specificare poi che non siamo obbligati ad accettare tutti quelli che ci chiedono amicizia solo perché un amico di un amico ha un amico che ha come amico un amico in comune con te (ihih..:-P), oppure perchè temiamo che il nostro rifiuto alla sua amicizia ci faccia una "cattiva pubblicità".
Ma vediamo cosa ci dice Wikipedia sulla privacy:
Diversi problemi sono sorti riguardo l'uso di Facebook come un mezzo di controllo e come miniera di dati. Due studenti del MIT Massachusetts Institute of Technology riuscirono a scaricare più di 70 000 profili di Facebook utilizzando uno shell script automatico. Nel maggio del 2008 un programma della BBC, Click, mostrò che era possibile sottrarre i dati personali di un utente e dei suoi amici con delle applicazioni maligne.
Inoltre sul sito stesso di Facebook è scritto che oltre alle informazioni immesse dall'utente (nome, indirizzo email, numero di telefono e così via) l'indirizzo IP e le informazioni relative al browser vengono registrate ad ogni accesso. Il nome, i nomi delle reti di cui si fa parte e l'indirizzo e-mail saranno utilizzati per comunicazioni di servizi offerti da Facebook e possono essere messe a disposizione di motori di ricerca di terzi. Inoltre secondo la normativa Facebook si arroga il diritto di trasmettere a terzi le informazioni presenti nel profilo di un utente.
Secondo le condizioni di iscrizione a Facebook, i contenuti pubblicati dagli iscritti (come fotografie, video e commenti) sono proprietà del sito, che è libero di rivenderli e trasmetterli a terzi, e di conservarli anche dopo la cancellazione del profilo degli utenti senza dovere nulla a nessuno.
Per il codice della protezione dei dati personali italiano, l'utente ha comunque il diritto di chiedere informazioni in merito ai dati personali posseduti da terzi, al loro trattamento, di vietarne la pubblicazione, e di rendere definitiva la propria cancellazione dal sito.
Altri problemi sono dovuti alla difficoltà di cancellazione dei propri profili. Inizialmente Facebook consentiva solo di disattivare l'account in modo che non fosse più visibile. Ciò comportava che le informazioni inserite sul sito e nel profilo non fossero effettivamente cancellate. Dal
28 febbraio 2008 è possibile far cancellare permanentemente i propri dati facendone richiesta.
Agendo opportunamente sulle impostazioni del profilo è possibile limitare la diffusione dei dati personali. In particolare nel menù Impostazioni è disponibile la voce Impostazioni sulla privacy, dalla quale sarà possibile agire fino ad un certo punto a livello di:
profilo: controlla chi può visualizzare il tuo profilo e le tue informazioni personali;
ricerca: controlla chi può cercarti e come puoi essere contattato;
notizie e Bacheca: controlla chi può cercarti e come puoi essere contattato;
applicazioni: controlla quali informazioni sono disponibili per le applicazioni che usi su Facebook.
Non esiste un controllo granulare di chi-può-vedere-cosa e salvo rarissimi casi (quali ad esempio l'e-mail personale) l'opzione "nessuno" non è contemplata tra le scelte possibili su chi possa accedere alle informazioni: quasi sempre la scelta possibile è solo tra "amici" e "amici di amici".
Ciononostante la policy ufficiale di Facebook dice, tra le altre cose, abbastanza chiaramente che:
la policy stessa può essere variata in qualsiasi momento senza avvertire di nulla nessuno
l'uso di FB da parte di compagnie o per scopi lavorativi/commerciali non è consentito ("personal use only")
il copyright di ogni cosa pubblicata su facebook dagli utenti, ricade sotto il completo controllo di Facebook
non è garantita la sicurezza delle applicazioni, né quella dei dati né tantomeno la privacy
Ogni informazione fornita a FB come feedback, commento, idea per miglioramento viene considerata da FB come non-confidenziale e diventa di loro proprietà.
Facebook è inoltre soggetto al fenomeno di creazione di falsi profili di personaggi famosi.
Numerosi i casi in
Italia di violazione della privacy per la pubblicazione di foto "scomode". Il 14 maggio vengono scoperte foto di pazienti intubati visibili sul sito; l'infermiera che le aveva pubblicate non si era accorta che fossero alla portata di tutti.
Un altro caso di violazione della privacy su Facebook è quello di una ragazza napoletana, che a causa del social network è stata lasciata dal fidanzato per alcune foto non gradite, pubblicate sul profilo di un conoscente. La giovane ha deciso di fare causa a Facebook.

Infine non possiamo affrontare la questione Fb senza sapere cosa ne ha da dire la chiesa, cioè potremmo benissimo ma io sono curiosa e quindi me lo sono andata a cercare: Ho trovato questo articolo su diregiovani.it: ROMA - A nove anni dal primo incontro dedicato alla discussione sulle nuove tecnologie, la Chiesa ha dato vita stamane ad un nuovo convegno intitolato "Chiesa in rete 2.0". Una due giorni, promossa dall'Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Chiesa Episcopale Italiana incentrata sul mondo della Rete 2.0, con le sue potenzialità e i suoi rischi. E sono proprio questi ultimi a scatenare la polemica. Pur avendo ricevuto la "benedizione" dell'Osservatore Romano e dalla Civiltà Cattolica, sembra infatti che i social network e Facebook in particolare, siano fonte di preoccupazione per il Vaticano perché a causa loro, le persone corrono il rischio di identificarsi con il proprio "io" virtuale dando vita ad una sorta di individualismo che mette in pericolo i rapporti sociali. Il portavoce della Cei don Domenico Pompili che aperto oggi il convegno, ha parlato dell'esistenza di un "nuovo individualismo che cresce e che il sociologo spagnolo Castells non ha esitato a definire 'networked individualism' per evocare singoli che rescindono i legami con il territorio circostante, salvo poi moltiplicare le connessioni, magari su Facebook". La Chiesa dunque, riconosce Internet come l'evoluzione tecnologica della comunicazione ma, pur avendo dimostrato di voler stare al "passo con i tempi" stringendo un accordo con Google per aprire un canale su YouTube, vede in alcuni aspetti della Rete gravi pericoli per la socialità e l'identità cristiana. Questo articolo risale al 20 gennaio 2009. Ebbene Papa Benedetto XVI è da ora su facebook con l'intento di attirare nuovi credenti.

Ecco per ora queste sono le cose che ho approfondito qua e là, per ulteriori approfondimenti ci aggiorniamo più avanti quando avrò (forse) fatto l'iscrizione a Facebook.





Ecco il fondatore di Facebook..
Ha una faccia simpatica per essere un uomo da 15 bilioni di dollari...