lunedì 15 marzo 2010

"Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior" De andrè, Via del Campo

















Più o meno 2 anni fa, quando mi sono iscritta all'università a Firenze e ho iniziato a frequentare le lezioni tornavo a casa con l'autobus e dal momento che ero sempre in ritardo, non facevo in tempo molte volte ad andare alla stazione, dovevo correre in piazza Libertà. E ogni volta puntualmente odiavo stare alla fermata, magari da sola, sotto la pioggia, con le valigie, guardandomi intorno e facendo un infinito monologo con me stessa per tenermi occupata. "E se la gente non capisse che sono ferma alla fermata e pensasse che faccio l'autostop??!".

Ogni tanto tra me e me penso "che scema!" in riferimento a quei tempi..ma la verità è che il passaggio paese-> città e specie quello "vado a fare la spesa in piazza a piedi" a "oddio ma che autubus ho preso??..e ora dove sono??" è pittusto traumatico. Comunque, lasciando perdere il mio solito divagare(riesco ad iniziare almeno 3 discorsi diversi in una stessa frase e a non concluderne neanche uno, tipo adesso)comunque, dicevo, una di quelle sere successe una cosa particolare.

Ero alla fermata, carica di valigie, mentre motorini e macchine mi sfrecciavano accanto facendomi una bellissima messa in piega. Nel mio guardarmi attorno continuamente, non mi ero accorta che stavo fissando un cestino della spazzatura...bello direte voi.

Da quel cestino svolazzava un giornale, uno di quelli gratuiti. Ecco, sempre fissando il giornale vidi un piccolo trafiletto dove si scorgeva l'inizio di una poesia. Per fortuna era leggibile senza bisogno di tirarla fuori dal cestino(cosa che non sarebbe stata il massimo dell'igiene...) ed era una bellissima poesia di Hanna arendt..una poesia che non avevo mai letto e che non avrei mai letto...Qual'è la conclusione della storia?bhè non c'è nessuna conclusione ovviamente, non so perchè ci penso dopo 2 anni però ci ho pensato e mi sembrava un bel modo per iniziare il 2010 nel mio blog, dicendovi che l'unica conclusione è che:



A VOLTE LA BELLEZZA E' NEI POSTI PIU' NASCOSTI



questo è quello che lessi quella sera...



L'amore secondo Hanna potenza senza tenerezza



Vieni e abita nella buia stanza obliqua del mio cuore...

Vieni e nasconditi qui, tra le mie paure e le mie ansie,

tra le brutte figure e i sensi di colpa;

qui nel profondo, dove non ti può trovare nessuno.

Entra amore clandestino, amore segreto,

qui in un luogo non illuminato, dove nessuno ci verrà mai a cercare...

H.Arendt











ovviamente per poterla riportare senza errori la cercavo su Google ma continuava a suggerirmi come prima scelta siti di Hanna Montana..quindi -non per fare polemica- ma ho deciso di smettere la ricerca e di riportarvela come la ricordavo.