martedì 14 aprile 2009

Coltivare le connessioni........

Volevo fare una premessa: è moltissimo tempo che non pubblico un post, in realtà non è perchè ho avuto troppo da studiare, ma paerchè credevo che gli assignments andassero svolti in fila (il primo, il secondo, il terzo...)e essendomi bloccata su "coltivare le connessioni" non ero andata avanti, finchè non mi sono resa conto che non è così che si fa, cioè ho appena dimostrato di essere il perfetto risultato della SCOLARIZZAZIONE!!!!





Innanzitutto sono d'accordo sull'idea di scrivere per metafore, visto che da studentessa ho notato che si fa prima a capire le cose se le paragoniamo a qualcosa che dentro di noi è chiaro...quindi grazie prof!

Come il prof. di istologia: mi ricordo che ci ha spiegato che "il movimento delle ciglia (intese come estroflessioni cellulari che si estendono dalla superficie) è come quello di un campo di grano battuto dal vento". Chiaro no??Ma concentriamoci sui punti dell'articolo, che sono due:

- la crescita esponenziale

- il ruolo delle reti

Per quanto riguarda il primo concetto, so di soffermarmi troppo sul particolare e di non concentrarmi sul punto del discorso ma mentre leggevo l'articolo ho pensato ad una cosa.

E' giusto sottolineare(per quanto scontato possa essere) che il concetto di esponenziale non è associato sempre e solamente a qualcosa di esplosivo, ma anche a qualcosa di soffocante: esponenziale come ciò che è cresciuto a tal punto che non se ne ha più il controllo. E gli uomini non hanno mai accolto positivamente quello di cui perdono il controllo (anche se le intenzioni iniziali erano buone).

E secondo me è proprio questo il punto.

Quando succede qualcosa del genere si prende la via più semplice, il rifiuto, vi spiego in che senso: Se chiedete ai genitori -specie a quelli che non hanno tanta confidenza con il web- un'opinione, vi diranno che "internet non è buono, è pericoloso, tende a far chiudere le persone in Casa, limita i rapporti sociali...".

Bhè apparte il fatto che se non utilizzassi Internet, essendomi trasferita a Firenze per l'università non rimarrei in contatto con i miei amici visto nessuno di noi ha mai soldi nel cellulare per chiamare gli altri (grazie MSN!!) e poi c'è da dire che il primo passo è prendere consapevolezza del mutamento, così da poterne sfruttare appieno i vantaggi. Consapevolezza=capacità di gestione.

Sfruttare le reti è doveroso in quanto sono moduli di trasmissione delle informazioni, e non utilizzare uno strumento del genere sarebbe come se finanziassimo la ricerca in campo medico e poi non facessimo i vaccini(Niente sguardi allibiti per favore è solo un esempio esageratissimo ma è per farvi capire cosa intendo-ho iniziato a parlare anche io per metafore!!).

Un'altro dei punti affrontati è se laddove ci sia massa c'è inevitabilmente mancanza di qualità..non è così.

E' solo che l'informazione scompare, sommersa dall'immensa mole di materiale inutile, casualmente unito a del materiale interessante..come si può fare una selezione?Come prima cosa sapere cosa si cerca perchè l'approssimazione non aiuta l'alleggerimento della ricerca.

Il passaggio che mi ha colpito è questo: "...è l'ora che i professori "escano" dalle loro classi, ormai luoghi di rappresentazione di una realtà molto parziale e sempre più distorta. Luoghi dove gli studenti siedono in ottemperanza ai regolamenti scolastici mentre con la mente sono altrove perennemente connessi con il mondo esterno, con il proprio ambiente personale..."

La verità è che non ci facciamo coinvolgere dalle cose, qui non si parla in chiave utopica...è inutile dire che le connessione del web sono fredde, siamo noi freddi se lo vogliamo essere se no possiamo essere ed esprimere quello che vogliamo..questa è la verità.

In ogni caso mi stupisco che tramite un solo articolo io sia riuscita a tirar fuori un'opinione positiva del web che 3 mesi fa non avevo assolutamente, penso che il merito non sia tutto mio ma mi ha fatto pensare mio nonno.
Dovete sapere che ha 93 anni e nonostante sia nato nel 1917 e non abbia la più pallida idea di cosa sia internet, ogni volta che gli racconto di come riesco a sapere cosa fanno le mie amiche dall'altra parte d'Italia scoppia in una risata fragorosa (è fortissimo il mio nonnino), ma non come presa in giro, ma perché non riesce a capacitarsene. Credo che se la sua generazione fosse al posto nostro avrebbe fatto un uso di internet ancora maggiore e forse migliore (erano molto più attivi e svegli di noi per certi versi)...quindi svegliamoci e approfittiamo di questo strumento che bene o male abbiamo ottenuto grazie alla fatica di altri e contribuiamo a svilupparlo...
ora..l'unico problema è che da 3 mesi a questa parte studio la metà perché passo il tempo su internet...

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