sabato 12 settembre 2009

Religione VS Ragione...sono dolori!

Scrivo questo post in risposta al post di Giacomo "Dio endorfina" che potete trovare nel suo Blog (james-medi-cine's Blog). Ovviamente lo ringrazio perchè dà sempre ottimi spunti per una discussione (anche dal vivo).

Io penso che le tue parole (jackkkkk) possano essere fraintese, le cito così posso commentarle: "Prima inzi a pensare che Dio non sia come te lo raccontano, ma pensi che esista ancora; poi magari ti allontani da tutte le religioni (sarebbe già un buon passo da parte dei religiosi diventare semplicemente “credenti” perchè le religioni non sono neppure scusabili), ma non ce la fai a rinunciare a quell’ultima “sigaretta” al giorno che ti aiutava o che semplicemente era diventata una abitudine… Poi però grazie all’aiuto di ottimi farmaci (la filosofia e l’istruzione in generale) puoi capire che quell’ultima sigaretta non ha per te significato e che vivi bene; forse meglio senza."Ecco, credo che si potrebbero interpretare le tue parole (erroneamente, visto che non credo che tu intendessi quello) come se stessi dicendo: chi crede lo fa solo perchè non ha avuto una giusta istruzione filosofica..Secondo me chi afferma cose del genere sta solo cercando di razionalizzare se stesso con maniere forti; non ti dico che tu credi e che non lo vuoi ammettere ma ti dico che non devi cercareia imporre a te stesso di non cedere a quella che tu reputi una "debolezza": cioè una preghiera, un aiuto o altro.

Inoltre (e qui spazio, quindi non la ritenere una critica rivolta a te)penso che essere cattolici oggi (o credenti in generale-io prendo me come esempio) non sia affatto una cosa piacevole, un endorfina (altro che "religione oppio dei popoli").Vi faccio un esempio: quando succede qualcosa di brutto cos'è più facile? dire che Dio esiste e che c'è una ragione per quello che è successo OPPURE dire che quella è la prova che non esiste, altrimenti impedirebbe tutto ciò che di brutto c'è al mondo.Anche la vecchie argomentazioni fanno acqua da tutte le parti:ad esempio quella per cui per i cattolici è più facile vivere perchè in fondo hanno la certezza che dopo la morte niente finisce e che li aspetta un'eternità. Ma dove?. non è vero: non è facile. Oggi è difficile essere credenti. è difficile essere buoni. é difficile accettare che a volte non siamo noi gli artefici del nostro destino.

Inoltre penso che quando ci va male un esame nessuno dà la colpa al suo Dio, nanche se prima gli aveva chiesto aiuto, neanche se non si meritava di bocciare, sarebbe stupido anche per me.Se sono bocciata probabilmente non ho studiato o mi sono emozionata o non mi sono fatta capire etc ma se dire una preghiera mi aiuta a calmarmi, a non sentirmi sola in quel momento difficile non penso che dovrei stare lì a dirmi: "eleonora, razionalizza per favore, non pregare, sei sola, nessuno ti può sentire e se bocci è solo colpa tua..AH AH AH (la risata malefica ci stava bene".

Insomma non voglio cadere su banali argomentazioni ma, come sapete, non è sempre facile trascrivere nel foglio quello che nella nostra mente è chiaro.

Ovviamente bisogna fare un distinguo tra religione e CHIESA, tra fede e chiesa, tre dio e chiesa...c'è infatti anche chi, quando si parla di religione mi dice che lui non ci crede perchè la chiesa è diventata una S.p.a..che c'entra?(questa la giro al mio ragazzo).

Comunque queste sono le tipiche discussioni da fare il venerdì sera con una birra in mano e la serata si sverna bene..inoltre il botta e risposta è più stimolante!vi ho detto quello che pensavo..chiunque voglia può rispondere accetto volentieri critiche!:-p

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